Eccomi qui, ad un anno esatto dall’uscita del mio primo libro e dalla partenza per il viaggio alle Hawaii, un’avventura che mi ha cambiato, come è giusto che sia. Avevo sentito parlare tante volte del famoso “blocco dello scrittore” ma non immaginavo potesse essere così profondo; l’ho sperimentato e ho deciso di lasciarlo fluire, come ogni cosa prima o dopo sarebbe finita – just let it go… – e così è stato.
Sono appena tornata dal mio ultimo viaggio a Barcellona e ho capito che era il momento: è l’ora di scrivere.
Perché le Hawaii? Mi è stato chiesto così tante volte! Da principio la domanda mi stupiva: come sarebbe a dire perché? Sono le Hawaii!
Solo rispondendo mi sono resa conto di quanto la risposta sia ben più articolata: le Hawaii non sono solo un paradiso naturale, non sono solo natura e good vibes, le Hawaii sono mentalità, stile di vita, amore… basti pensare che nella semplice parola “Aloha” è racchiusa un’intera filosofia: “Alo” è presenza “Ha” il respiro della vita. Non solo “ciao” dunque, ma anche “amore”, “pace”, “condivisione”, “rispetto reciproco”; le Hawaii sono tutto questo, suddiviso su tante piccole isole nel mezzo dell’oceano, a sei ore dalla terra ferma più vicina.
Può sembrare superficiale, ma un viaggio alle Hawaii non è mai casuale, è qualcosa che ti sconvolge e ti avvolge. Nel mio caso è stato uno scontro con la dura realtà dei miei limiti, è stato sconfitta e vittoria, ma soprattutto scoperta. Ad oggi so che non ho terminato la mia esperienza in questa terra così speciale e che presto tornerò, ma prima sento il bisogno di condividere tutto ciò che è stato e chissà – magari – aiutare qualcuno a progettare il suo viaggio non solo in paradiso, ma al centro più profondo di sé.
Inizierò col dire che questo è un articolo riassuntivo, di presentazione, entrerò nel dettaglio del viaggio in altri due articoli, uno dedicato a Oahu, l’altro a Kauai, le due isole che ad ora ho avuto modo di vivere al meglio. Nonostante abbia vissuto lì un mese non ho avuto tempo di girare Maui come avrei voluto, così come non ho potuto vivere Big Island, sommersa in quel periodo da un mare di lava, vista l’eruzione del più grande vulcano del mondo: Kailuea si è risvegliato e si è fatto sentire forte e chiaro, portando distruzione alle popolazioni così rispettose del volere della natura da affrontare con il sorriso anche la perdita della propria abitazione.
Ma partiamo dal principio. Mi sono ritrovata a ridosso della partenza con la prima presentazione del libro ad una settimana dal volo. Nell’armadio maglioni di lana e pantaloni lunghi. Dimagrita eccessivamente per lo stress e una qualche infezione, un incidente che mi ha portato in stampelle per un mese e il colorito di una mozzarella, ma niente al mondo avrebbe potuto fermarmi! Il volo di ventisette ore mi ha portato da Milano a Londra, da Londra a Los Angeles e da Los Angeles, finalmente, all’agognata Honolulu: arrivata alle 23.30 al residence che sarebbe stato casa mia tutto ciò che ho visto è stato un confortevole letto, adornato con una collana di fiori freschi, ovviamente!
Ci tengo a precisare che per questa esperienza ho deciso di dedicarmi all’approfondimento dell’inglese, studiando in un campus EF per mezza giornata e dedicandomi all’isola nel tempo libero, non potrò perciò esser molto d’aiuto per quanto riguarda alloggi, alberghi,B&B e quant’altro… ma sicuramente potrò compensare con le numerose esperienze che un mese di vita dall’altra parte del mondo comportano!
Nel prossimo articolo mi dedicherò a Oahu, dalle vette di Koko Head alle bianche spiagge di Waikiki, dal surf estremo agli hiking proibiti, dalle grigliate in spiaggia alle feste sfrenate… prometto di affrontare la vita dell’isola a 360°, perché è così che merita di essere affrontata e non potrei fare altrimenti. Nel secondo articolo mi dedicherò a Kauai, non ho mai pensato che avrei visto dall’alto luoghi in cui l’uomo non ha mai messo piede, la natura incontaminata, la vita selvaggia, il camping sulla spiaggia, le albe e i tramonti indescrivibili a parole…
Ma prima di cominciare devi guardarti dentro: sei davvero pronto ad affrontare i tuoi demoni per accedere al paradiso?
Le Hawaii possono essere uno schiaffo in faccia, possono farti capire che tutto il tuo stile di vita è folle, possono mettere in discussione l’occidente e il consumismo: qui convivono gli Stati Uniti con il loro lusso sfrenato e le radici delle tribù indigene, con l’Asia alle porte che bussa e ti ricorda che è proprio lì, a un passo da te…
Prima di acquistare il biglietto ricordati chi sei, per dimenticarlo mille volte e tornare diverso, una persona totalmente nuova, con vibrazioni più forti, ma che usciranno solo dopo aver affrontato il buio più profondo: non scherzo affatto, quando sono tornata faticavo ad alzarmi dal letto! E poi succede: qualche mesi dopo ti alzi e ti rendi conto che il colpo di coda era necessario, per tirare fuori il meglio di te…
Nell’articolo troverai tips per un viaggio cheap, consigli per gli hike con le viste più suggestive, le spiagge più deserte e le attrazioni da non perdere; troverai informazioni per la Stairway to Heaven, le famose Haiku Stairs, proibite dalla legge ma instagrammate da tutti. E prometto di farlo nel giro di una settimana, perché questa è una storia che merita di esser raccontata…
Aloha allora, e Mahalo – grazie – per aver dedicato il tuo tempo all’inizio di questa storia,
Cami.
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