[Nota dello scrittore (che poi sarei io): questo articolo è il primo di una serie di articoli su temi sparsi. In quanto primo e introduttivo è un po’ più lungo del previsto, gli altri saranno molto più brevi e immediati, tranquillo/a!]
IL CERVELLO È UN UNIVERSO INFINITAMENTE PROFONDO E IGNOTO, PIENO DI VERITÀ NASCOSTE E MISTERI.
(Il mio non ne parliamo…)
Ciao, innanzi tutto!
Piccola premessa: questo blog presenta già una descrizione su “chi sono” ma è riferita principalmente alla Cami-viaggiatrice, vorrei parlare adesso un po’ più approfonditamente di me, chi sono davvero, cosa faccio nella vita, cosa penso, i miei sogni, i miei progetti… cose così, che possano aiutarti a capire meglio su che blog sei finito, se siamo affini, se può interessarti leggermi (spero di sì!).
In ogni caso mi piacerebbe avere poi una tua risposta, sapere cosa pensi tu, se ti piace ciò che racconto e come lo faccio… puoi contattarmi qui o su Instagram, dove sono sempre attiva!
Quindi… SCAPPA! Sei ancora in tempo!
…
…
Ok, se hai continuato a leggere sappi che è tutta colpa tua e mi manlevo da ogni responsabilità per averti fatto finire inghiottito da questo vortice di follia, io ti avevo avvisato!
Iniziamo…
Chi è Cami?
Beh, fondamentalmente sono una ragazza normale, come la vicina di casa o la vicina di banco o la vicina di scrivania, la collega, l’amica… ho i miei tram-tram giornalieri, i miei mille lavori (che amo follemente) le mie gioie e i miei scleri, come tutti del resto… ma al tempo stesso sono una pazza di prima categoria! Non ci credi? Te lo dimostro…
Non sono da ricovero eh, non ti spaventare, e nemmeno del tipo “baldoria tutte le sere e vida loca” (lo sono stata, per un periodo, ma poi sono diventata grande, ahimè, e lo rimango solo in qualche serata occasionale, quando gli impegni o gli eventi lo consentono). Diciamo dunque che sono una pazza a metà tra la necessità di uno studio approfondito al mio cervello e la follia alla “febbre del sabato sera” …
Non hai capito? Diciamo che ho più polarità, ecco! Sì, ho più polarità! Ma non di quelle che si palesano in modo diverso e sconnesso come quel caso americano in cui in un unico uomo convivevano 24 personalità indipendenti a rappresentare vere e proprie persone a sé stanti (…lo conosci? Hanno fatto persino un film! Lo hai visto?). No, nel mio caso convivono tutte insieme contemporaneamente, mixando un frullato esplosivo in un’unica personalità folle!
Una volta ho letto un articolo, ha un vero e proprio nome questa cosa qua che ho io, gli inglesi la chiamano “Multipotentialite”, in italiano assume nomi diversi, questa multi-potenzialità, come la traduco io. Si tratta di quelle persone che non hanno “una strada”, “una vocazione”, “un interesse” in cui specializzarsi; ne scelgono mille, li amano, li completano, e ne sviluppano altri, a volte in simultanea, a volte uno dopo l’altro. C’è chi dice che sia il futuro dell’uomo addirittura, riuscire a sfruttare tutte le sfumature di potenzialità che uno ha in dotazione.
[Pare comunque che ci sia chi ne ha una molto forte e basta, nessuno si allarmi!]
Quando ho letto l’articolo mi sono sentita davvero sollevata, per due motivi a dire il vero: 1- perché ho scoperto di non essere patologicamente pazza, e che ci sono tante persone come me nel mondo; 2- PERCHÉ’ IO SONO IL FUTURO!
(…pausa risata!)
Tornando seri (o quasi), pensa che mia mamma mi dice sempre, e da sempre, prendendomi bonariamente in giro: “…io non faccio in tempo ad abituarmi ad una tua decisione che ne stai già realizzando un’altra!” ed è vero, ma non nel senso che le lasci a metà o che le faccia male, figuriamoci, sono pure mezza perfezionista quando mi metto a far qualcosa (ma solo mezza eh, che la perfezione non esiste!), solo che ho 800 mila miliardi di interessi, di pulsioni… a volte vorrei avere delle giornate di 1000 ore per potermi dedicare a tutto, solo che non è possibile, e il tempo inizia a correre veloce, sempre più veloce, sempre di più, vortica tutto in quell’incasinatissimo caos confuso, convulso e bellissimo che io chiamo “il mio quotidiano”: la mia vita.
Sì perché io nella calma non so mica stare, mi annoio, mi deprimo. Preferisco la mia ordinatissima confusione a incastro, nella quale mi muovo benissimo, ritagliandomi spazi per creare, osservare, sognare. Lavorare, studiare, viaggiare…
Ora hai capito?
Non è finita qui.
Lo so.
Parlo un sacco.
Scrivo un sacco.
Però stai continuando a leggere!
Allora continuo…
Tutto ciò è complicato dalla mia testa… ti spiego: se io avessi semplicemente mille interessi e mi dedicassi a quelli per tutta la mia vita non sarebbe difficile, ci sarebbe solamente un semplice e sciocco problema logistico di ore.
Nel mio caso il problema difficile è che il cervello non mi dà tregua! Non smette un solo secondo di macinare! Hai idea? Non si ferma un attimo! Pensa, pensa, pensa… pensa all’infinito! Ogni tanto cerco di fermarlo e inizio a canticchiare dei motivetti o delle vere e proprie canzoni, ma spesso è Lui a vincere, e continua a pensare, “continua” perché lo fa Lui, da solo, spostandosi su qualcos’altro.
Il dramma è che mi piace osservare, amo studiare, mi affascina scoprire cose nuove, imparare, mettermi alla prova, crescere, migliorarmi…
Sono una accumulatrice seriale di esperienze, ecco cosa sono!
E qui arriviamo a noi, giuro.
Sai cosa unisce tutte queste miriadi di cose? Beh, in realtà dovresti averlo già capito, siccome mi stai leggendo, ma a me piace essere chiara e cristallina, quindi te lo dico lo stesso… ebbene sì, LA SCRITTURA!
Adoro scrivere. In qualunque modo, qualunque cosa! Forse perché scrivere è un modo per riordinare le idee, per fermare un po’ quel matto del mio cervello e dirgli: “…ehi, aspetta, fammi fare un po’ d’ordine!”.
E quindi così faccio.
Spero di farlo per sempre.
Lo faccio da sempre.
Appena ho imparato a scrivere, da bambina, ho iniziato a inventarmi favole. Scrivevo (indovina?) sempre. A volte anche solamente il mio nome e basta, convulsamente (te l’ho detto eh che sono pazza…); all’epoca i computer non c’erano e io provavo tutte le varie scritture, cambiavo il carattere, sperimentavo firme, come se dovessi firmare chissà che.
Mi ricordo chiaramente a circa 6 anni di aver scritto un “libro” (da qualche parte c’è ancora, dovrei cercarlo…) ero sicura che avrei fatto la scrittrice. Volevo fare quello da grande!
Nel frattempo sono cambiate mille cose, le mie maestre e professoresse di Italiano sono sempre state durissime, mi apprezzavano eh, ma non lo davano a vedere. E “bam-bam-bam”, incassa-incassa, una bambina si demoralizza! Tanto che sono finita a fare il liceo scientifico, a laurearmi in Scienze Motorie, insomma… a far tutt’altro! Da lì ho conosciuto tante realtà lavorative che spesso mi hanno oppresso per la loro superficialità, ho lavorato in palestre importanti e non, mi sono imbarcata in nave per girare il mondo, e poi… beh, come “Lassie” sono tornata a casa. Ho capito che il mio mondo era il lavoro di sempre, nella azienda di famiglia a continuare la tradizione iniziata dai miei nonni. Lavoro in un bel negozio che tratta articoli sportivi e da viaggio, e sono felice di consigliare le persone in questi ambiti che mi appartengono. Apprezzo da impazzire il lavoro in simbiosi con mia mamma, che è quasi una sorella alla fine (anche se lei scioccamente si intimidisce un po’, quando ce lo dicono), e con mio papà; i miei pilastri.
Ma la presenza silente della multi-potenzialità non si zittisce con “così poco”.
Questo è l’equilibrio, la mia base.
Poi mi piace insegnare, e insegno, seguendo le cose in cui mi sono laureata.
Poi mi piacciono le lingue, e mi sono riiscritta all’Università. Già, hai capito bene… PAZZA, ricordi? Quindi ora studio Lingue, il Russo e il Francese, perché l’Inglese era troppo semplice per una pazza come me.
(…ri-pausa risata! Ah-ah, no?)
Ok, ri-ritornando alla serietà… ho deciso di raccontarti gli altri piccoli progetti, gli altri miei “credo” e le altre sensazioni in tanti piccoli articoli, più brevi, più immediati, così da non tenerti un giorno intero a cercare di leggerne uno solo!
Quindi, ricapitolando: mille interessi, sviluppati in una persona follemente normale, o normalmente folle? Non ho ancora deciso. Non una superdonna, solo super-interessi. Parlerò di tutto, ma non da “tuttologa”. Esempio: se parlo di qualcosa è perché lo conosco per esperienza e documentazione, non mi sentirai mai – ATTENZIONE CAMI: “MAI DIRE MAI” … ecco, ora mi rispondo anche da sola! Accidenti – ehm, pardon, silenziando il mio cervello dicevo… non mi sentirai mai (credo) parlare di make-up con fare da esperta (ne uso pochissimo), non parlerò di moda (tutta mia, ma volendo posso parlarne in ambito sportivo-tecnico-all’avanguardia!).
Ma basta parlare di quello che non sono o che non faccio… cosa farò? Ti parlerò di viaggi, quello sempre (finché ne farò, e spero di non smettere mai), ma ti parlerò anche di vita, di umanità, di cose che accadono a tutti noi, probabilmente in modo un po’ filtrato dalla mia follia, ma ehi, come dice il cappellaio ad Alice “…tutti i migliori sono matti!”.
E così se ne va…
Uscita ad effetto…
Ho finito, davvero.
GIURO CHE I PROSSIMI ARTICOLI SARANNO PIU BREVI!!
Spero di rivederti (si fa per dire) presto in questa sezione…
…Cami!
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