..una valigia, un biglietto aereo, una muta, un poncho e una tavola.. il lato più alternativo di me, una associazione di surf.. pronti, via.. si parte: SANTANDER!
Da quando ho deciso di scrivere dei miei viaggi e di aprire un blog che possa appassionare viaggiatori, fisici e mentali, mi sono anche ripromessa di non far più passare tanto tempo tra il viaggio in sé e il momento della stesura del suo resoconto. Il mio viaggio surfistico a Santander risale a un anno e un mese fa, esatti. Per quanto il viaggio sia vivo dentro me, temo di aver perso molti dettagli, ed è per questo che mi scuso. Tutto è iniziato con un motorino, una piccola valigia di tela, dimensione bagaglio a mano, e uno zaino. Arrivata a Recco e caricate tavole e bagagli sul furgoncino, siamo partiti, un gruppo di conoscenti e sconosciuti con una grande passione in comune: il Surf.
Giunti a Orio ci siamo imbarcati sul volo che ci avrebbe portato direttamente nel nord della Spagna. Non viaggiavo da tantissimo tempo, soprattutto in aereo.. che emozione! Ho sempre adorato volare, da quando l’ho scoperto. Dopo la triste esperienza in nave, forse, me ne ero solo dimenticata.. è stato bello ricordarselo. Il nostro bizzarro bagaglio, appariva così:
Una volta arrivati a destinazione siamo stati accolti con calore da un ragazzo spagnolo in Skateboard, Marcos, che ci ha portato a casa: la Wolf House, una casa vacanze per surfisti, yogi e viaggiatori alternativi di ogni angolo del mondo, amabilmente gestita da una giovane coppia, formata da Camilla, Alessandro, e il loro cane, Kai, “oceano” in hawaiano.
Scorrendo le foto di quei primi giorni a Somo non posso che rendermi conto di aver tirato fuori il lato più alternativo e hippie di me. Vestita solo di leggins e un poncho me ne andavo in giro coi capelli al vento, spesso su uno Skateboard o su un Carver in cortile.
Le giornate alla Wolf House si sono susseguite lente ma piene, in tipico stile surf. La rilassata vita alla WolfHouse ha fatto da sfondo ideale alla mia meravigliosa vacanza, fatta di cieli stellati, albe da sogno, un cortile ricoperto di tavole e mute stese all’aria, birre in totale serenità e pasti decisamente invidiabili, cucinati direttamente dai nostri amabili ospiti, se andrete a trovarli, non ve ne pentirete!
Come dicevo, la mattina la sveglia strillava all’alba, portandoci, dopo una colazione leggera, a studiare il mare. Le due ore con il maestro di surf dell’associazione Blackwave, Davide, scorrevano veloci, come ogni cosa, quando ci si diverte!
Se devo esser sincera, nonostante le lezioni durassero due ore, non ricordo di essere mai uscita dall’acqua prima di aver superato, esausta, le quattro ore!! Per chi, come me, aveva surfato soltanto onde mediterranee, o meglio, liguri, l’oceano è tutta un’altra cosa. Non potevo chiedere di meglio delle piccole onde di un metro per imparare al meglio e prendere la confidenza necessaria in questo nuovo ambiente così simile, ma così diverso! In oceano le onde sono capaci di durare anche un minuto pieno, e oltre, è un’emozione cavalcarle! La loro energia, d’altro canto, è tutt’altra storia. Esausti, ci dirigevamo a pranzo tra baretti con panini o hamburger, o a casa con un piatto di pasta, ma sempre e comunque con una immancabile birretta rinfrescante! Dopo qualche ora di siesta e sole post pranzo, dopo aver scrutato un po’ l’orizzonte, dopo aver recuperato ogni energia utile, si tornava in acqua, e via fino alle 9 di sera!! Ma quando un gruppo è formato da surfisti, cosa si può chiedere di più??
Non credo che questo mio articolo si dilungherà molto perché, a parte una serata a cena a Santander, in città, e qualche capatina alla rampa di Skate, le giornate si sono svolte nel bene e nel male (ma io rammento solo il bene) tutte uguali, tra la pigrizia, animo hippie che fuoriusciva, Kai, la Wolf House, e conoscenza reciproca con i miei compagni di avventura, sui quali non posso non spendere qualche riga. Ho rivisto una hostess di Milano, ormai avvezza alla tavola da qualche anno, ho conosciuto una simpatica bartender di Roma, appassionatasi alla mia età, 6 anni prima. Un meraviglioso studente di ingegneria romano andava sul surf da un sacco di anni, l’ho spremuto di informazioni ogni giorno! Ho conosciuto una fantastica fotografa professionista, Silvia Potenza (se mi stai leggendo, continua sempre così, sei meravigliosa!), e, dopo aver colmato la mia ignoranza scoprendo che sì, le foto strepitose che vediamo vengono fatte direttamente dall’acqua, con tanto di muta, pinne, e attrezzatura cara e pesantissima, ho diviso la stanza con lei, scambiando levatacce, segreti e storie di vita! Nel gruppo vi erano poi ben due dentisti, uno dei quali lo conoscevo già.. dentisti, brutta razza! C’era un commerciante di orologi toscano, simpaticissimo, un autista di autobus, la macchietta del gruppo, un ragazzo informatico già conosciuto a Recco, una coppia mezza scoppiata tra Milano e Londra e un proprietario artigiano di un birrificio, skater per ex professione/passione.. e come lasciarlo ultimo, ma non ultimo, il nostro immancabile maestro? Un viaggio come questo, senza Davide, non sarebbe stato lo stesso! Se volete provare, viaggiate anche voi con Blackwave, e dilettatevi a fotografare Davide addormentato da qualche parte. La sua ragazza, Rossana, ha una intera cartella con un miliardo di foto! Insomma, un gruppo decisamente assortito che ha saputo riempire ogni attimo della mia giornata. Ecco un momento emblematico: togliersi la muta. Accumulate tanta calma e sangue freddo, è un consiglio da surfista!
Beh, che altro dire.. a livello di meteo non siamo stati molto fortunati, ma siamo pur sempre nel nord della Spagna, dove, tra pioggia, nuvolo e basse temperature, se trovate un po’ di sole dovete ritenervi molto fortunati! E’ il meteo ideale per il surf, e così è stato anche per noi, a parte in un giorno, in cui la spiaggia dietro casa non faceva molta onda, e ci siamo quindi spostati con tanto di furgoncino carico di tavole!!
Vento, sole, onde perfette.. cosa chiedere di più? Io non saprei proprio..
Le giornate sono scivolate via leggere e rilassanti così come le nostre tavole sulle onde. L’emozione è stata tanta, e se avete bisogno di relax e di schiarirvi le idee, un po’ come ne avevo bisogno io, partita con il cuore diviso tra due uomini, l’aria gelida dell’oceano e l’accoglienza calda alla Wolf House saranno il massimo: vi aiuteranno! Vi sentirete a casa, staccando la spina, freschi e riposati.
Scoprirete poi il mare così come non lo avete mai visto, nei suoi infiniti riflessi colorati, soprattutto se avrete la fortuna di incontrare Silvia, assidua frequentatrice della Wolf House, in uno dei suoi viaggi-lavoro-vacanza. Ecco una delle sue foto, che adoro:
Ciò che posso dirvi di Santander è che è un posto magico e indescrivibile, in particolar modo se vi recate lì per il cammino di Santiago o per il Surf!
Ciò che posso dirvi del Surf è che se vi lasciate appassionare scoprirete uno stile di vita incredibile, che vi darà pace e gioia di vivere: il surf non è uno sport, è mentalità. Oltre la tecnica, oltre tutto ciò che può essere insegnato, il surf si ha dentro di sé, è uno stile di vita! Imparate a riscoprirlo dentro di voi..
Ciò che posso dirvi se volete recarvi nel nord della Spagna è: recatevi da Camilla e Alessandro! La Wolf House saprà accogliervi con amore! Sono due ragazzi formidabili e ospitali, sapranno accudirvi in ogni vostro bisogno, insegnarvi surf, se lo volete, o semplicemente lasciarvi da soli nella pace che stavate cercando. Ricordatevene, e, se seguirete questo mio consiglio, non mancate assolutamente di salutarli da parte mia!
Ciò che posso dirvi se volete provare a fare Surf è: affidatevi alla Blackwave! Sono ragazzi semplici, giovani e appassionati! Sapranno trasmettervi la vera emozione di questo loro stile di vita, e non lo abbandonerete più.. garantito! Parola di viaggiatrice-surfista.
Se vorrete, possiamo vederci con loro, a Bali, in ottobre, non vi deluderà, promesso!
Che dire, per quelli di voi che sono stati troppo pigri e hanno avuto problemi nelle 20 pagine thailandesi, spero che sarete giunti fino qui! Non si tratta di discriminazione tra i due viaggi, ma uno è stato un irrefrenabile giro intorno a un paese, questo, invece, è stata una settimana rilassante fatta di onde e surf, in un piccolo paesino della Spagna del nord!
Come sempre, fatemi sapere cosa ne pensate, spero di avervi trasmesso la calma, la serenità e la pace che solo questa vacanza e questo sport hanno saputo darmi!
E adesso mando un bacio al mio gruppo di Santander dell’anno scorso, spero che qualcuno di loro abbia letto questo breve articolo! Grazie ragazzi per le splendide emozioni, le porto dentro me.
Quanto a voi, se vi capita di recarvi alla Wolf House, non dimenticate, davvero, ripeto, di salutarmi con affetto Cami e Ale!!
Alla prossima..
Se avete bisogno di contatti, scrivetemi! Intanto vi lascio qualche contatto Facebook.
Aggiungete Camilla Michetti per la Wolf House. Se invece state cercando un bel corso di fotografia, lasciatevi ammaliare da Silvia Saha Potenza!
Vi lascio anche il numero di telefono della Blackwave, scuola di Surf situata in Liguria, a Recco! Se siete di fuori, partecipate ad uno dei loro viaggi Surf! Contattate direttamente Davide o Stefano al 3332515349.
A presto!!
Camilla, la vostra viaggiatrice!
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